Top 3

24.5.12

Emily Opium


"Scegliere e portare il proprio profumo, è come scegliere la propria aura"

Emily Blunt, funge da nuova testimonial per Yves Saint Laurent. La celebre maison, riedita nuovamente la campagna pubblicitaria per Opium; profumo immortale, simbolo di sensualità e perdizione.
Le AD campaigns precendenti sono ricordate per lo scalpore suscitato. Ricordiamo il cartellone del 2000 con Sophie Dahl completamente distesa su di un lenzuolo di raso nero che la innalza come un gioiello candido ed eccitante. Un gioiello nudo, specifichiamo. Un gioiello dalle forme generose che si vedono benissimo, anzi.
Sophie Dahl_AD Opium_2000





Lo stesso nome della fragranza fu dato suscitando non poche perplessità: opium, che in italiano significa oppio. Un conosciuto stupefacente, la cui forma più diffusa nella Parigi della Belle Epoque era il laudano. Un omaggio alla Parigi di una volta e alla donna. La donna Opium emozionale, voluttuosa, bizantina.
La bellezza di Emily è stata scelta come simbolo dello scrigno Opium. E del suo contenuto. Un contenuto che abbina le classiche note di gelsomino e rosa a quelle del benzoino, della cannella e del pepe.
Ricordo che era il profumo preferito di mia madre. Spendeva cifre esorbitanti. Non lo trovava mai del formato che desiderava. Una volta si fece dare in profumeria una boccetta di formato mini. Ma veramente mini. Credo di non aver mai visto una boccetta così piccola. Poi venne affiancata dal formato più grande. Lo cercava sempre senza diffusore. Voleva sentire le gocce sulla pelle. Come una volta. YSL è sempre così immortale. Opium forse è il suo filtro di giovinezza.

Emily porta una cascata di boccoli color del diavolo. Una catena imponente le cinge le sottili clavicole. Un completo nero, giacca tuxedo e pantoloni la fascia come una seconda pelle. La giacca lascia intravedere i seni, lasciando poco spazio all'immaginazione. Un enorme opale al dito, che ricorda lo scrigno del profumo. C'è un predatore nella scena, ma lo sguardo famelico è tutto di Emily Blunt. Rimarrà.

8.5.12

Dior nel Chateu di Versailles

Un connubio tra i capi d'archivio della maison francese di Dior e la Galleria degli Specchi di Versailles.

Athéna Dress, Christian Dior NYC about 1955_Ph: Patrick Demarchelier
Fonte: Dior Magazine